addio alle stelle cadenti a San Lorenzo

addio alle stelle cadenti a San Lorenzo

addio alle stelle cadenti a San Lorenzo


C’erano una volta le stelle cadenti. O meglio, ci sono ancora, ma vederle è sempre più difficile, soprattutto per chi resta in città. La colpa è dell’inquinamento luminoso, troppo a lungo relegato a problema per i soli astrofili o accettato come prezzo da pagare per aver una maggiore sicurezza (ma il nesso tra luce e sicurezza è tutto da dimostrare). Nel 2021 il Parlamento Europeo, con la Strategia sulla biodiversità, ha riconosciuto che l’inquinamento luminoso è un problema per la salute e l’ambiente, in quanto altera i livelli naturali di luce notturna per l’uomo, gli animali e le piante, fissando la data del 2030 per ridurre la luce artificiale.

La Lombardia, in realtà, già nel 2000 si è dotata di una legge regionale (poi aggiornata negli anni) che ha imposto, ad esempio, che gli impianti di illuminazione indirizzino la luce solo verso il basso. Tuttavia, proprio le province lombarde risultano tra quelle più illuminate in Europa. L’Atlante dell’inquinamento luminoso (2016) realizzato dal mantovano Fabio Falchi, presidente di CieloBuio, docente dell’Università di Santiago di Compostela e ricercatore Istil vede diverse province lombarde agli ultimi posti sulle 1359 europee analizzate: Mantova è 1335ª, Lodi al 1306° posto, Brescia al 1161°, Bergamo 1112ª.

Proprio due studi pubblicati sulla rivista Science nei mesi scorsi, di cui uno a firma dello stesso Falchi e Salvador Barà hanno evidenziato che l’inquinamento luminoso aumenta più del previsto: dalle segnalazioni di astrofili ed astronomi sulla visibilità ad occhio nudo delle stelle raccolte tra il 2011 ed il 2022 sul sito di Globe at Night, si vede che in Europa il bagliore notturno è aumentato in meno di 10 anni del 6,5% (+10,4% in Nord America).

Quanto alla Lombardia, “è certo che la perdita di visibilità del cielo stellato non risparmia l’Italia, visto che noi produciamo pro-capite il triplo della luce dei tedeschi e che l’aumento rilevato è dovuto al cambio da luce gialla delle lampade al sodio a quella bianca dei Led. Cosa che avevamo ampiamente previsto e denunciato, rimanendo inascoltati da chi ha voluto cambiare le luci con quelle a Led bianchi”.

Che fare, quindi, per poter ammirare lo spettacolo delle stelle di San Lorenzo? Ci sono ancora delle oasi buie, in particolare in montagna (il Monte Maniva per Brescia) o le riserve naturali, oppure ci si può rivolgere agli osservatori astronomici (18 in Lombardia): al “Serafino Zani” di Lumezzane, ad esempio, sono previste due aperture straordinarie il 10 e 12 agosto per osservazioni ad occhio nudo delle stelle cadenti.



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www.ilgiorno.it
2023-08-08 03:32:19 ,

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